Scrostatura della carena


Dopo tanti anni di ripetute manutenzioni alla carena, si potrebbe verificare la formazione di un elevato spessore di vecchie vernici, lasciando una superficie irregolare. L’inspessimento dello strato delle vecchie vernici comporta una scarsa aderenza della vernice alla carena, di conseguenza si verificano punti in cui si ha il distacco dell’antivegetativa. Una carena irregolare e priva di antivegetativa, anche soltanto in modo sporadico, può influire sulle prestazioni e consumi.

Periodicamente può essere necessario asportare tutte le vecchie vernici per ottenere nuovamente una superficie liscia e di facile manutenzione. Nel gergo marinaresco l’operazione viene detta “portare la carena a zero”, perché si eliminano tutte le tracce delle vecchie vernici.

Le tecniche di scrostatura della carena variano in base al supporto e tipo di prodotto utilizzato, può essere eseguita mediante la carteggiatura, la picchettatura o prodotti svernicianti. L’asportazione della vernice si esegue fino al raggiungimento del gel-coat o del supporto nudo. La scrostatura completa è sempre necessaria quando si vuole applicare un trattamento a base epossidica alla propria imbarcazione.

Una volta preparata la superficie, si può scegliere di proseguire con un trattamento di tipo epossidico o il ciclo classico di primer e due mani di antivegetativa.

A destra osserviamo la levigatura della carena in preparazione all’applicazione dei prodotti epossidici. La levigatura permette la rimozione dei prodotti presenti e l’esposizione del gelcoat sottostante. In quest’occasione è possibile valutare le condizioni del gelcoat, verificare la presenza di osmosi e determinare quale trattamento effettuare.

A sinistra, dopo la scrostatura totale dell’imbarcazione, lo scafo è stato preparato con carta grana a scalare, sono state applicate due mani di trattamento epossidico bicomponente preventivo per osmosi (bianco), ed è in corso una mano di primer epossidico (grigio).

A destra è stata applicata la prima mano di antivegetativa all’imbarcazione, i supporti asse e timone sono stati trattati con vernici per metalli a tinta.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *